Il 14 novembre 1951 il Polesine è invaso dalle acque del Po: campi, paesi e abitazioni sono allagati da una massa ingente di acqua e fango. Si contano molti morti e tantissimi danni, intere zone vengono abbandonate dagli abitanti e immediatamente si mobilita la popolazione delle terre circostanti per accogliere i profughi in fuga. Anche a Imola, come in tutta la provincia di Bologna, arrivano molti bambini e adulti ospitati da singole famiglie o in istituti. 

L’Archivio Storico IC2 conserva molti documenti che testimoniano l’impegno della scuola: vengono fatte raccolte in denaro, indumenti e generi alimentari per soccorrere gli alluvionati nelle loro prime necessità e per fornire assistenza scolastica adeguata; vengono organizzati doposcuola e corsi serali per adulti dal Patronato Scolastico e dalla CRI; vengono messe a disposizione aule e palestre come ricoveri e viene organizzata una lotteria nazionale per incrementare i fondi stanziati dallo Stato.

 

La fotografia è stata messa a disposizione dalla prof.ssa Sandra Selvatici