Già dai primissimi anni del dopoguerra la situazione della donna inizia a cambiare, non vuole più essere sottomessa e isolata, non vuole una vita fatta solo di sacrificio, silenzio, sopportazione, maternità e lavoro nell’ombra, ma vuole essere protagonista e padrona del proprio destino. Gli enti statali e comunali si mobilitano per dare spazio ad iniziative e manifestazioni.